JYTTE W. KELDBORG (a cura di), Gli artisti danesi in Olevano Romano e dintorni dall’”Età dell’Oro” fin dentro il XXI secolo
AMO Onlus, Luglio 2011.
La presentazione di questo libro, patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio e dai comuni di Olevano Romano, Bellegra e Subiaco, si e svolta il 9 luglio a Villa De Pisa di Olevano Romano alla presenza, oltre che di un nutrito numero di partecipanti, anche della Direttrice della Casa di Goethe in Roma Ursula Boengarts, ed ha visto gli interventi del presidente dell’AMO (Amici Museo Olevano Romano), Serafino Mampieri, del sindaco di Olevano Marco Mampieri e dello Storico dell’Arte Pier Andrea de Rosa intervallati da brani musicali della cantautrice danese Mette Kirkegaard. Il libro, scritto in italiano e inglese e disponibile nella versione cartacea presso il Museo e nella versione digitale sul sito dell’associazione www.amolevano.it, ripercorre, tramite schede sintetiche, la vita e le opere più importanti degli oltre ottanta pittori danesi che in due secoli, dal 1804 ai giorni nostri hanno visitato Olevano e altri comuni dei monti degli Equi. Si parte dal primo del quale si ha notizia, Johan Ludvig Lund, il quale visitò Subiaco durante un suo soggiorno a Roma nel primo decennio dell’Ottocento, per arrivare agli attuali frequentatori quali Niels Rønne Jønsson, Peter Martensen, Sys Hindsbo che hanno esposto le loro opere al Museo di Olevano. Una parte di questi pittori venuti dalla Danimarca ha poi continuato la propria attività in Italia. Alcuni deceduti giovanissimi, nella seconda metà dell’Ottocento, come Harald Jerichau a Roma oppure Ludvig Abelin Schou a Firenze a causa di improvvise malattie. Di altri, il libro racconta storie particolari: come quella di Ernst Meyer che tra i pittori danesi può ritenersi quello che è stato l’ospite più frequente a Olevano e dintorni; oppure quella di Friedrich Thøming che realizzò numerose copie della grotta azzurra di Capri e morì a Napoli povero, solo e malato o, infine, la storia di Albert Küchler, le cui spoglie possono visitarsi all’interno del convento di San Bonaventura al Palatino di Roma, il quale dopo la sua venuta in Italia si convertì al cattolicesimo e si fece monaco. Ma soprattutto Edward Falkner Murphy, alto funzionario di rango civile della Corona Danese e pittore amatoriale di grande talento, che dal 1861 si stabilì con la moglie a Olevano e qui visse il resto della sua vita. Tutte queste storie raccolte nella pubblicazione vogliono essere, a detta dell’autrice, solo la prima stesura di questo libro che potrà arricchirsi periodicamente di nuove scoperte e appunti che i cittadini di Olevano o altri appassionati di storia dell’arte vorranno offrirle. (A. D’Angiò)