Mario Giagnori, Maria Graham, Una donna oltre il suo tempo, Ed. Arbor Sapientiae, Roma 2022, (14 x 20), pp. 344, € 30,00.
Nel numero 83 della nostra rivista Mario Giagnori aveva pubblicato un articolo intitolato “Maria Graham, straordinaria donna dell’Ottocento”. La biografia di questo personaggio femminile, poco noto al grande pubblico in Italia, ma degno di essere ricordato accanto a tante famose eroine non solo inglesi, appare ora in quest’opera in cui l’amico Mario ha raccolto con pazienza e passione le vicissitudini di questa donna la cui esistenza si colloca tra Settecento ed Ottocento.
Maria Graham, avverte l’A., “osò sfidare le convenzioni per affermare sempre e dovunque la sua indipendenza … Fu il genuino prodotto del secolo dei Lumi, la risposta ribelle al conformismo che ingessava la Gran Bretagna e ancora di più il resto del mondo nell’Ottocento”.
Nata nel villaggio di Papcastle, in una famiglia i cui componenti maschi erano tutti marinai, Maria fu in un certo senso predestinata ad una vita fuori del comune, legata al mare ed alle avventure in terre lontane. Anche il primo marito, Thomas Graham, era un capitano di marina. Il mondo di Maria non aveva confini perché essa ebbe l’occasione ed il piacere di visitare tutti i continenti tra entusiasmi e delusioni. Allo stesso tempo pubblicava le sue impressioni di viaggio ed anche delle note di carattere scientifico, come nel caso della relazione di un terremoto in Cile, che aveva potuto osservare di persona.
In Brasile venne nominata istitutrice dei figli del primo imperatore di quello Stato, Don Pedro di Braganza; ma l’invidia dei cortigiani, che non accettavano purtroppo la presenza di una straniera, le impedì di portare a termine l’incarico. Ovviamente, come era di moda in quei tempi, intraprese il viaggio d’istruzione in Europa, il Grand Tour, che la portò anche nello Stato Pontificio. Arrivata in carrozza a Roma insieme con il marito nel gennaio del 1819, si dedicò a visitare pure la Campagna Romana, mentre trascorreva l’estate a Poli. Quel soggiorno divenne poi il tema del suo libro “Three months passed in the mountains east of Rome during the year 1819”, che incontrò un notevole successo in Inghilterra soprattutto per il fascino che suscitavano le cronache sui briganti.
L’autrice riportò infatti una sua intervista al chirurgo Cherubini di Tivoli che in quel periodo era stato sequestrato e poi liberato dai malviventi, i quali davanti a lui avevano ucciso un tale Marasca, ritenuto un confidente della polizia.
Un libro, quindi, ricco di fascino e di vicende insolite, sulle quali sarebbe doveroso soffermarsi se lo spazio lo consentisse. È indispensabile, tuttavia, rammentare anche la passione della Graham per la letteratura e per l’arte, che la spinse in giro per l’Europa nonché in particolare il suo amore per la poesia, da cui l’ammirazione per il Foscolo, allora esule in Inghilterra.
A Mario Giagnori va il merito della scoperta di questa sconosciuta, almeno in Italia, eroina “oltre il suo tempo” e perciò attuale più che mai anche al giorno d’oggi: un personaggio che ben a ragione si può perciò definire classico perché non costretto nella cornice della sua epoca. Lo stile pacato dell’A., alieno da iperboli e ricercatezze formali, ben si adatta alla narrazione delle movimentate vicende di Maria Graham.
Un’opera da leggere per esplorare un mondo sconosciuto. (NiCa)