ROTARY CLUB SUBIACO – DISTRETTO 2080, AA.VV., I castelli abbaziali della Valle dell’Aniene nel Medioevo, Fabreschi, Subiaco 2022, (21×30) pp. 176, numerose ill. in b/n e a colori, s.i.p.
“Frutto di ricerche condotte a più mani per più di due anni, queste pagine hanno fatto sì che la memoria possa farsi strumento di tutela e di salvaguardia della nostra identità” scrive il sindaco di Subiaco nella prefazione al libro edito a cura del Rotary Club di Subiaco ed aggiunge l’abate dell’Abbazia Territoriale di Subiaco, Dom Mauro Meacci, “Le ricerche compiute dagli autori di questa pubblicazione meritano quindi tutta la nostra attenzione e specialmente quella di lettori meno superficiali e più esigenti, al fine di scoprire, sotto nuova luce, le radici storiche di questi luoghi e lasciarne futura memoria”.
La raccolta di studi pubblicati in questo testo, inoltre, come sottolineano i presidenti del Rotary sublacense Alessandro De Propris (2021/2022) ed Enrico Piacentini (2022/2023) è frutto di un grande lavoro nonché di tante pazienza e passione per la storia del territorio in esame.
In particolare gli autori descrivono i territori afferenti a 16 comuni della Valle e cioè Agosta, Afile-Ponza, Civitella, Camerata, Canterano, Cerreto, Cervara, Gerano, Jenne, Marano Equo, Rocca Canterano, Rocca di Mezzo, Rocca Santo Stefano, Roiate, Subiaco e Trevi nel Lazio.
Nell’ordine, per ciascun comune vengono illustrati: l’origine del nome e l’inquadramento geografico, le origini del popolamento ed il seguito storico, le modalità dell’incastellamento, il dominio abbaziale. Tutto ciò non nello stesso ordine ma nelle modalità che sono proprie e particolari di ogni territorio esaminato.
Ogni saggio è preceduto da una piantina del Catasto Gregoriano tratta dall’Archivio di Stato di Roma e dallo stemma comunale oltre che da numerose illustrazioni che rendono piacevole ed interessante la lettura. I testi sono conclusi dalla bibliografia.
Assai ricca, naturalmente, la sezione occupata da Subiaco, la cui storia rappresenta un unicum nella Valle dell’Aniene rispetto a quella degli altri castelli ai quali, in un modo o nell’altro, rimase intrecciata per secoli.
Allo stesso tempo la pubblicazione rotariana rappresenta una vera e propria miniera di informazioni e di notizie non solo per gli studiosi ma per chiunque intenda prendere coscienza del passato di un territorio che merita di essere analizzato ancora più a fondo. Ben vengano, perciò, opere come questa cui meritatamente ha dato impulso il Rotary e che non possono non essere che motivo di orgoglio per i cittadini della Valle (NiCa).