A. Galdi, Benedetto, Ed. Il Mulino, Bologna 2016 (cm 20 x 12), pp. 168, 8 ill.ni b/n, € 14,00.
Libro ”necessario”, per fare sintesi. Per gli specialisti e per i profani; monaci e fedeli; per i laici e tutti gli europei. Una cultura “indispensabile”, in passato lasciata solo agli ambienti specialistici. Non ci sono rivelazioni importanti, ma aggiornamenti, qualche revisione critica, un convinto rilancio di attenzione e di tensione intellettuale e religiosa su San Benedetto. I capitoli:L’UOMO, LA REGOLA, LE FONDAZIONI MONASTICHE.I MONASTERIDI BENEDETTO:MONTECASSINO E SUBIACO.IL CULTO A MONTECASSINO E SUBIACO.BENEDETTO VISTO E RACCONTATO.RELIQUIE CONTESE. Sembrano temi per studiosi ( e pertanto- come indicato dall’Autrice- da approfondire mediante “letture consigliate”): la “dotta ignoranza” del “puer senex” del giovanissimo Benedetto; l’allontanamento da Subiaco verso Montecassino dovuto più ad una precisa ispirazione che alle trame dell’invidioso Fiorenzo; la “discretio” dell’Abate; l’originalità della Regula Benedicti rispetto ai modelli precedenti; il monastero benedettino come “dominici scola servitii”; la novità del lavoro dei monaci nei campi: la diffusione della Regulanell’ecumene cristiana; Subiaco e Montecassino; il giudizio critico sul testo Regula espresso dagli Umanisti… Per i profani non mancano spunti e temi nuovi o poco “frequentati”. Tali sono, a nostro parere:il monastero di Terracina;lo stile del monaco”coltivare il silenzio e parlare solo se interrogato, non indulgere al riso, parlare a bassa voce…coltivare nel cuore l’umiltà, ma mostrarla anche nel corpo e nel viso…”; i pasti; l’”anzianità” è quella di ingresso nel monastero; permanenza al Sacro Speco di Angelo Clareno leader dei Francescani Spirituali; Subiaco”capo di tutti i monasteri innalzati in Italia: da qui la regola, dettata dal medesimo santissimo uomo, si estese ampiamente in tutte le terre”; la “donazione” di “Narsio” ( Narzio).Per Subiaco e i monasteri benedettinisono consigliate le opere di Egidi, Morghen, Leonardi, Carosi, Pani Ermini, Angewrer, Hallinger, Boesch Gajano, Cerone, Branciani e Rosati.(Di Luchina Branciani è stato annunciato un libro finalmente basato sulla “lettura” critica dei testi e documenti originali presenti nei monasteri sublacensi.) (Giuseppe Cicolini)