Canti al crepuscolo

A. BONUGLIA. Canti al crepuscolo
Editore, Villalba di Guidonia (Roma), pp. 97, € 12,00.

Sembra proprio che Bonuglia si sia seduto, sul far della sera, nella sua vigna di Olevano Romano per meditare sugli affetti familiari, sulla scuola e la cultura classica – vissute intensamente – e su alcuni fatti e personaggi nazionali che hanno colpito l’immaginazione di tutti. Si sa, il poeta parla sempre e comunque del suo mondo interiore. Cantare al crepuscolo, cantare nel crepuscolo: è la luminosità diffusa, dopo lo splendore solare, nel cielo e nella vita, che trova espressione a fior di labbra. Il tono della poesia è sommesso, soffuso di malinconia e nostalgia, ispirato alla vita quotidiana, con qualche “volo” verso grandi temi universali: la preghiera, il nascere e il morire, la sublimità stessa della poesia. Il mondo classico, con la mitologia-simbolo, è tanto presente nella poesia di Bonuglia al punto che egli stesso, forse, non potrebbe espungerla dal suo mondo di emozioni, sentimenti, pensieri, visioni del mondo. Insomma, leggere queste poesie ci fa ri-assaporare la nostra pacificante memoria della classicità e il paesaggio rurale e umano della provincia romano – prenestina. Canti al crepuscolo è stato premiato a Rocca Imperiale (CS) nel concorso internazionale di poesia. (Giuseppe Cicolini)