eccole le luci e le ombre
prigioniere nel cesto di melagrane
voci di sfere informi
laccate di viola e di giallo
come la terra d’autunno
impastata alle foglie marcite
i seni squarciati
svelano semi d’amaranto
aspri
come i pensieri reconditi
di te e di me
tutti uguali
stretti
grani lucidi di aristocratici rosari
si offrono agli occhi
e alla bocca
senza passione
senza dolore
la vita dei vinti è così
così più dolce è morire
in questo tempo
le melagrane sono mucchio di sassi
pelle liscia di crema e cinàbro
abbandonate nella cesta
come le parole mute
di te e di me
sulle labbra
la luce a tratti scolora oltre le persiane
e le ombre trionfano
in questo mattino sbavato di novembre
la vita è così
chincaglieria di bagliori e di ombre
Artemio Tacchia
* “Premio speciale Valle dell’Aniene”, Premio Letterario “Segnalibro d’oro”, Cineto Romano 1.9.2007