Fede e tradizione alla Santissima Trinità di Vallepietra. 1821-2006

P. E. Simeoni (a cura di), Fede e tradizione alla Santissima Trinità di Vallepietra. 1881-2006
Ministero dei Beni ed Attività Culturali – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) – 2006 Artemide Edizioni Srl, (cm 24,5×27), pp. 320, numerosissime illustrazioni b/n e a colori nel testo, Euro 44,00.

«Ci troviamo in mezzo a migliaia e migliaia di uomini e donne di tutte le età, che pregando, cantando, urlando… cercano di avvicinarsi al Santuario» (Cesare Pascarella, Le prose). Una felice combinazione ha messo insieme, in Subiaco, sul tema “Il Pianto delle Zitelle e il Santuario della SS. Trinità di Vallepietra” la presentazione del libro-catalogo della mostra allestita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al Palazzo del S. Michele a Roma, una conferenza dell’antropologa dott. Elisabetta Simeoni sul “Pianto delle Zitelle”, e il film-documentario, ormai storico, del 1939 di Giacomo Pozzi Bellini, con la sceneggiatura di Emilio Cecchi. Il professore Giuseppe Bonifazio – ricercatore di socio-antropologia visiva e collaboratore di AEQUA – nella stessa occasione, ha presentato un suggestivo rapporto di ricerca sul testo del Pianto delle Zitelle, sulla scorta di quanto da lui stesso pubblicato proprio su questa Rivista (n. 27/2006).
Il volume Fede e tradizione alla SS. Trinità di Vallepietra è prezioso per più motivi. Innanzitutto ricorda l’atmosfera di straordinaria emozione, quando, per inaugurare la grande mostra, si mossero processionalmente nei cortili dell’antico palazzo del S. Michele tutti i figuranti di Vallepietra: “trombetti”, giovani biancovestite, coro e seguito, al canto serale di “Viva viva sempre viva…” (uno dei cortili del palazzo, attraversato dalla processione, si chiama da sempre proprio Cortile delle Zitelle!). Inoltre questo volume dà conto della vasta documentazione fotografica, filmica e sonora dal 1916 a oggi, registrando i mutamenti intervenuti. In particolare, le fotografie del grande fotografo Morpurgo sono anche una lettura e interpretazione di lungo periodo della fede e tradizione legate alla SS. Trinità di Vallepietra. Grandi uomini di cultura, anche attraverso il Club Alpino Italiano, visitarono descrissero, filmarono o fotografarono il santuario di Vallepietra: Enrico Abbate, Edoardo Martinori, G. Martini, Carlo Tenerani, Augusto Toccafondi, Francesco Vitalini, Vincenzo Howells, Ludovico Silenzi, Thomas Ashby, Carmine Gallone, E. Lozzia, Carlo Riccardi Guglielmo Coluzzi, Angelo Palma, Gigi Scattolon, Carlo Landi Vittorj, Pepi Merisio, Piero Ravagli, Vittorugo Contino, Sandro Becchetti, Annabella Rossi, Marialba Russo, Sebastiano Porretta, Francesco Struffi (oltre a quelli già citati). L’abbigliamento dei pellegrini è una testimonianza fotografica convincente delle condizioni (povere) di vita del popolo, nel tempo. La traccia del dibattito tra gli antropologi sulle origini del culto Trinitario a Vallepietra è assai ricca, con scritti di Luigi M. Lombardi Satriani, Elisabetta Simeoni, Alessandro Portelli, Emilia De Simoni, Anna Maria D’Achille, Emilio Di Fazio, Emiliano Migliorini e Jean- Francois Genotte. I commenti al vasto corredo fotografico sono curati da Stefania Massari, Luigi Mazzacane, Francesco Faeta, Gerardina Rullo, Mariantonietta Lanzillotti e Viviana Simonelli. Spiccano gli articoli sul Morpurgo; sul Club Alpino Italiano e Vallepietra; sull’epistolario di Cesare Pascarella e sulle ricerche iconografiche di Alfonso M. Di Nola, in merito alle rappresentazioni della SS. Trinità. L’ottimo volume è arricchito dalla bibliografia e dal catalogo, che copre il periodo da Enrico Coleman (1881 e 1901) fino a Marco Marcotulli (1985-2005) e ad Angelo Palma, dell’ICCD (2006). (Giuseppe Cicolini)