A. Scafetta. I Passi di Cleridona 1072 – 1151. I Percorsi, la Storia, il Contesto, l’Ambiente, le traslazioni”
2008, (cm 15×21), pp 72.
Correva l’anno 2003 quando Alessandro Scafetta, da oltre 20 anni impegnato a Subiaco nei servizi sociali a difesa dei disabili, amante della montagna e della storia, specie se trattasi di quella locale, diede alle stampe il suo primo libro (La mistica di Morra Ferogna: Santa Cleridona) sulla vita, appunto, di Santa Cleridona, patrona di Subiaco. Un anno dopo Scafetta riprese l’argomento, pubblicando il libro “I Passi di Cleridona 1072 – 1151. I Percorsi, la Storia, il Contesto, l’Ambiente”, al quale ora si è aggiunta la sua seconda edizione, realizzata presso Ammendola nuove forme di comunicazione snc, con il patrocinio della Provincia di Roma. In questo nuovo ed interessante lavoro, l’Autore ha approfondito le motivazioni che portarono la futura Santa Chelidonia a lasciare all’età di quasi venti anni famiglia e paese (Poggio Poponesco, nella Valle del fiume Salto) per dirigersi verso Subiaco, spinta dal desiderio di conoscere i luoghi dove nel V secolo era nato con Benedetto da Norcia l’Ordine Benedettino, ed uniformarsi ai suoi principi. Nel libro, dove non mancano suggestive descrizioni dell’ambiente naturale che caratterizzava le alture circostanti Subiaco, l’Autore ha approfondito, attraverso la cronaca della seconda traslazione del corpo di Santa Chelidonia, secondo quanto riportato nei verbali redatti nel 1578 dal monaco Guglielmo Capisacchi, aggiungendo, in un susseguirsi di episodi, le varie fasi che portarono alla costruzione del monastero di Morra Ferogna, dedicato a Santa Chelidonia. (fa. lo.)