M. OCCHIGROSSI – P. BARTOLETTI. Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado
2006 Iter Edizioni, pp. 144, tavole a colori e ill. b. n. , s.i.p.
Ogni Amministrazione comunale ha una propria idea e propri programmi circa i beni culturali del paese che governa. E, di conseguenza, affida a uomini, che queste idee condividono, la gestione della propria politica culturale. Niente di strano e nulla di nuovo sotto il sole. Perciò, invece di provvedere alla ristampa – fatta salva qualche rimediabile svista – dell’ottimo Catalogo curato da L. Indrio (1995), se ne è sfornato uno nuovo a cura di M. Occhigrossi e P. Bertoletti. Il secondo, tuttavia, non annulla il primo. Quello del “Civico Museo d’Arte Moderna” (come si chiamava allora) era molto diverso: per impostazione grafica, per ricchezza di note biografiche sugli artisti, per le notizie, per le foto e per le schede relative alle opere. Chi ha la fortuna di averlo nel proprio scaffale e vuole capire, dal punto di vista artistico, il “caso” Anticoli, è un privilegiato. L’attuale Catalogo, quello del “Museo d’Arte Moderna e Contemporanea” (come si chiama oggi), è un suo seguito e un suo completamento, come si legge nell’articolo di Bertoletti. Esso è molto più agile, con meno pagine, note scarne e limitate all’essenziale. Ma funzionale anch’esso. E’, si potrebbe dire, più attento alla politica che alle vicende artistiche; più sensibile al racconto dell’azione amministrativa che agli approfondimenti scientifici o alle riflessioni sulle correnti artistiche o alle scuole pittoriche che, invece, con prepotenza esplodono nelle centinaia di opere meravigliose esposte nelle sale del Museo. Comunque è un bel Catalogo, gradevole a leggersi ed essenziale, come detto, per avere un’idea della storia che ha caratterizzato le vicende del Museo – unico per formazione nel panorama laziale – e capire, anche, gli sforzi che gli amministratori devono compiere per salvaguardare il patrimonio culturale di questi piccoli Comuni e promuoverne la conoscenza. Interessante il saggio di Occhigrossi sull’ambiente e sul fenomeno artistico ad Anticoli nel quale, da profondo conoscitore delle vicende del luogo, fornisce curiosità e aneddoti di prima mano e, pure, alcune verità da sempre taciute per amore del “mito” anticolano. (ar. ta.)