IL PASSATO E IL PRESENTE. STORIA, MEMORIE, FESTE E TRADIZIONI DELLA VALLE DELL’ANIENE

A. TACCHIA, Il passato e il presente. Storia, memorie, feste e tra- dizioni della Valle dell’Aniene, Vol. II, Fabreschi-Subiaco, 2021, (24×16,30), pp. 334, numerose ill. b/n nel testo, € 15,00.
Nel 1996 uscì il primo volume de Il passato e il presente dove, dopo una laboriosa cernita tra i numerosi articoli che l’Autore aveva pubblicato nelle varie riviste e giornali con i quali collaborava da anni, raccolse molto materiale sui riti e le feste tradizionali nella Valle dell’Aniene. In questo secondo volume, Tacchia riunisce quasi tutti gli articoli che, a partire dal 1998, ha scritto per la nostra rivista AEQUA, fatta eccezione per qualcuno uscito su altri periodici e un inedito.
“I saggi – si legge nella nota introduttiva – sono stati tutti aggiornati, integrati e, a volte, quasi interamente riscritti. Essi sono stati aggregati omogeneamente in tre parti: Storia, Memorie, Feste e Tradizioni. Come per il primo volume, gli argomenti qui trattati [...] indagano tanti paesi della Valle dell’Aniene e del territorio dell’italico popolo degli Equi. Riguardano aspetti della vita quotidiana, della religiosità, delle tradizioni, dei rapporti spesso conflittuali tra subalterni e baroni,tra categorie di lavoratori e autorità locali. Ci sono storie minori, curiosità e, soprattutto, segni sconosciuti di un passato anche recente, memorie (scritte su carta e su pietre antiche) e ricordi che dovrebbero aiutarci a comprendere meglio chi siamo e da dove veniamo”.
Oltre ai tanti saggi e notizie su Roviano (la Pischèra, i Catasti, i Colonna, il Parisi, ricordi di guerra, la tombola, l’antico sigillo, il Coccapieller, gli anarchici, ju pallone, il monumento al lavoro, il convento OMI, ecc.), paese dove vive da sempre Artemio Tacchia, nel volume vengono trattati molti argomenti relativi ad Anticoli Corrado (bandi e editti del governatore, la sassaiola con i rovianesi, le carceri, la presenza di Rafael Alberti, modelli e modelle nella fontana dell’Esedra a Roma, ecc.); ad Arsoli (la fiera della fame, la festa della Guadalupe); a Cervara di Roma (l’epigrafe del 1577, i petroglifi e le triplici cinte, ecc.); a Riofreddo (chiesa Madonna del Soccorso, santini al rogo), a Cineto Romano (la Madonna lignea), a Camerata Nuova (arcari e mulattieri), a Colli di Monte Bove (tariffa borbonica) a Turania, Mandela, Rosciolo dei Marsi, Arcinazzo, Agosta. Interessanti, ancora, sono i temi affrontati con uno sguardo largo da Tivoli a Subiaco a Tagliacozzo e a tutto il territorio equo, tra i quali citiamo: la pupazza, le panarde e i cenacoli (Scurcola Marsicana), le feste primaverili, la ferrovia Mandela-Subiaco, le pietre “parlanti” (tra i tanti: Vallinfreda, Orvinio, Roiate, Vicovaro), il passaggio di G. Garibaldi e la fuga del Pignata, la miseria e la paura, la repressione del gioco d’azzardo e la punizione per i bestemmiatori. Insomma, tanta roba davvero da leggere, studiare e dalla quale partire per approfondire la ricerca nei singoli comuni. (La Redazione)