A. FRACASSI. La Confraternita di Nostra Signora del Sacro Cuore. Una storia di Capistrello dal ‘600 ai nostri giorni
Confraternita di Nostra Signora del Sacro Cuore, Capistrello 2012, pp. 96, (cm 16 x 23), ill.ni in b/n e a colori nel testo, s.i.p.
L’Autore indossa fin da bambino la fascia della Confraternita e oggi, raggiunta la maturità, personale e come ricercatore appassionato della storia e delle storie di Capistrello, dà forma ad anni di colloqui con i vecchi priori e confratelli e di indagini d’archivio, regalando alla sua Confraternita, agli appassionati di storia, e a tutto il paese questo agile libretto, che si presta tanto ad una lettura epidermica, quanto ad essere punto di avvio per successivi approfondimenti. Il testo parte da un excursus storico sullo sviluppo delle confraternite religiose in Italia, scendendo poi di scala nel descrivere nascita sviluppo e scioglimento delle antiche confraternite di Capistrello (del Santissimo Sacramento, del Santo Rosario, dell’Addolorata, e infine l’Ospedale); similmente, illustra la nascita e l’affermarsi delle confraternite di Nostra Signora del Sacro Cuore in Italia (dal 1872), per arrivare infine a narrare l’istituzione (anzi, l’erezione) di quella di Capistrello, avutasi il 4 novembre 1884. Seguono quindi elenchi e descrizioni di priori, vestimenti, oggetti di culto, documenti ed eventi dei quasi centotrenta anni di vita del pio sodalizio, che nel tempo ha ereditato oggetti e rituali in precedenza appannaggio delle confraternite disciolte, riuscendo a differenza di quelle, a tenersi al passo con i tempi (è recente l’accoglimento delle donne tra le sue fila). Non mancano infine notizie sulla Cappella della Confraternita (posta all’interno della chiesa madre dedicata a S. Antonio di Padova) e le opere che accoglie, e sulle varie forme in cui a Capistrello si perpetua la devozione mariana. Il libro ha anche un “cuore” iconografico, in cui vecchie pose in bianco e nero si alternano a scatti più recenti in un abile mix tra passato e presente; questo mini book fotografico, che indubbiamene arricchisce l’opera, si deve all’abilità di Franco Persia. (Gianfranco Ricci)