Dal tempio antico è uscita una dea,
Più bella di lei al mondo non è,
Autunno è il nome della gran dea,
Anno dopo anno, di secolo in secolo.
E lampi luminosi stridenti con forza
Come arcobaleni: lucido fogliame colorato
Dipinto sulla sua veste, a lungo
Un suo lembo striscia sulla terra.
Piogge racchiudono nella nebbia un magico
Quasi orribile sguardo, da fuori
Il fruscio di una voce penetra soave,
E gocce nelle pozze. Lei sulla terra.
Alla gran dea fu concesso
Di nutrir di speranza il nostro cuore,
Di colori l’autunno … Com’è triste
Dire però che tutto in mano nostra sarà.
Se ne va sulla terra pian piano
E pare che ti sussurri:
“ Non piangere, non esser triste, ti prego …
Sol quest’autunno credi un po’ in me …”.
Anastasia Beresneva
(traduzione dal russo di Nicola Cariello)