E. DE CAROLIS. Le voci dell’Anio. Musiche tradizionali della valle dell’Aniene (1972-2004)
con 2 CD, (cm 19,5×14), 2008 Squi[libri], pp. 152, ill. b/n nel testo, € 22,00.
«Ho un progetto che mi sta a cuore: la realizzazione di un CD-book, come si usa dire oggi, per un lavoro di ricerca sulle radici musicali della (mia) terra “Equo-Simbruina”».Così annotava il grande musicista Ettore De Carolis, la cui madre era di Trevi, morto prematuramente la notte di Natale del 2007; progetto che si è concretizzato – purtroppo senza che lui potesse terminarlo secondo i propri desideri e i propri orientamenti ideologici, culturali e professionali – nell’ottobre del 2008, grazie alla determinazione del sindaco-amico di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli, e dei suoi collaboratori, Alessandro Mazziotti, in primis.
Allegati al libro, ci sono due meravigliosi CD con i canti, i suoni, i rumori registrati sul campo da De Carolis una prima volta, insieme a Donatina Furlone, negli anni 1972-1976, ed una seconda negli anni 2003-2004. Arricchito da molte fotografie, tutte rigorosamente in bianco e nero (meravigliose quelle “storiche” con gli zampognari e i cantori anticolani), il volume si divide in due parti: la prima ospita i contributi scientifici di D. Ferraro (“Un solitario costruttore di modi musicali”), M. Agamennone (“È tanto tempo che non recantavo…”), A. Mazziotti (“La lezione di un maestro”) e G. Giammaria (“Lungo il fiume”); la seconda, un testo introduttivo di De Carolis e i “Documenti sonori”: tutti i testi relativi ai brani dei CD corredati da note e appunti del musicista, nonché del curatore dei materiali sonori.
I canti dei contadini e dei pastori (“alberi di canto”) che si ascoltano dal CD sono toccanti, d’una espressività trascinante, evocanti atmosfere, ritmi, danze e ambienti ormai del tutto scomparsi. Travolgenti sono l’organetto di Angelo Maugliani di Vicovaro e il tamburello (e voce) di Vittoria Pietropaoli (Anticoli). Intense e vive le cantate dei vecchi “alberi”: Mario Passacantilli e Maddalena Novelli (Vicovaro), Francesco Fabbi e Gabriele Carboni (Anticoli), Pierino Alessandrini (Marcellina), Adele Mari e Antonio Ingiosi (Trevi), Angelo Pacchiarotti (Jenne). Ma, nei 140 minuti di ascolto, la protagonista assoluta è «la florida esuberanza musicale» della “zampogna zoppa”, strumento arcaico e tipico della valle dell’Aniene suonato con maestria dagli anticolani Luigi e Francesco Splendori, che ha accompagnato tutte le manifestazioni (matrimoni, serenate, partenze, solitudine, danze, mattutini, vespertini, processioni) di queste popolazioni. Il repertorio è quello classico del Lazio: canti della mietitura, stornelli, arie di campagna, canti “a la biforghetta”, dei bovari, dei pastori, “a la poeta”. Ma De Carolis amava catturare anche le “fonosfere” degli ambienti, e perciò ecco frammiste alle musiche delle zampogne, degli organetti, dei tamburelli ed ai canti, le filastrocche, i proverbi, le ninna nanne, i versi dei bovari, degli uccellatori e il suono dell’acqua del fiume Aniene. Assolutamente da leggere ed ascoltare. (Artemio Tacchia)