Marano Equo deve il suo secondo nome alla popolazione italica degli Equi che abitarono la zona. Numerosi resti di acquedotti testimoniano l’uso intenso che i romani fecero dell’acqua presente nella valle (al 144 a. C. risale la costruzione dell’Acqua Marcia). Fu incastellato dal Monastero di Subiaco intorno all’anno Mille. E’ ricca di sorgenti d’acque minerali ancora in attesa d’essere sfruttate. Da visitare, fuori il paese, in mezzo ai Monti Ruffi, la chiesa-santuario della Madonna della Quercia. (ar. ta.)