Orvinio (830 m) fino al 1860 si chiamava Canemorto, da una tradizione che vuole il popolo, sollevato e felice per la morte del barone tiranno, gridare “il cane è morto”. Sul paese svetta un bellissimo castello del XVI secolo ancora ben conservato, pure se trasformato in residenza. Appartenne ai Berlingeri-Orsini, quindi al senatore Cremonesi e poi ai Malvezzi-Campeggi. Il feudo, invece, oltre agli Orsini fu proprietà dei Muti e dei Borghese. Vanta i natali del pittore Vincenzo Manenti, attivo nel paese e nei centri circostanti nel XVII secolo. Ha lasciato pregevoli opere. Da visitare i ruderi della chiesa di S. Maria del Piano (XI sec.), la chiesa della Madonna dei Raccomandati e, fuori paese, il santuario di S. Maria di Vallebona, appena restaurato.