Artemio Tacchia, Roviano e la Grande Guerra. Storia e memoria, Comune di Roviano, Subiaco, Fabreschi, 2019, (cm 16×22), pagine 527, numerose illustrazioni in bianco e nero, senza indicazione di prezzo.
Non è certo il caso di dover presentare ai lettori di Aequa e a chiunque si interessi della storia e delle tradizioni popolari della Valle dell’Aniene, lo studioso Artemio Tacchia. Tra i soci fondatori dell’Associazione è stato anche per più di due lustri il direttore della nostra rivista. Lo scorso anno, a cura del Comune di Roviano, è stato dato alle stampe un ponderoso e importante volume sulla storia degli abitanti di questo piccolo Comune durante la prima guerra mondiale, conflitto che più di ogni altro coinvolse tantissimi cittadini del da poco costituito Regno d’Italia. L’autore dedica lo studio “alla memoria dei rovianesi che perirono e tribolarono nelle trincee, e degli altri che soffrirono e morirono nel fronte interno” e anche ai suoi due nonni: “il romantico ribelle Domenico e il vigoroso bevitore Giovan Battista, ai quali non ho potuto regalare una carezza né chiedere di raccontarmi della loro presenza in quella insensata e disumana guerra”.
Il sindaco Sandro Ceccarelli così introduce l’opera:
“Carissimi concittadini,
già al momento dell’insediamento ci ponemmo l’obiettivo di predisporre, entro il termine del mandato amministrativo, qualcosa che ricordasse a tutte le generazioni della nostra Comunità i tempi della Grande Guerra. Questa ricerca storica, sapientemente condotta da Artemio Tacchia, ha portato alla luce non solo le atrocità subite dai soldati al fronte ma anche la sofferenza delle donne, degli anziani e dei bambini rimasti nel nostro paese. In questo libro sono rappresentati alcuni aspetti della società di allora che a molti sono sconosciuti e che invece oggi tornano, purtroppo, di attualità. In quegli anni la fame, la miseria, l’ignoranza, le malattie – per non dire delle requisizioni di cereali destinate alla sussistenza dei soldati al fronte – hanno piegato l’intera Comunità rurale rovianese. Il libro, oltre a raccontare la storia dei nostri nonni e dei nostri genitori, mette in evidenza le atrocità della guerra che molto spesso ancora oggi, per volere dei signori delle armi, riduce intere nazioni alla fame. Attualmente il mondo è pieno di focolai di guerra giustificati da pseudo-liberazioni o accesi per favorire la democrazia: focolai di guerre che, tuttavia, rappresentano sempre una sconfitta del genere umano. L’uomo dovrebbe, piuttosto, utilizzare sempre la diplomazia e il dialogo per dirimere le controversie tra gli Stati.”
Per capire meglio la struttura del libro vi riporto qui l’indice:
Presentazione
Introduzione
Oltre il fumo
Cronologia (1914-1919)
Prima parte
ROVIANO NEGLI ANNI DI GUERRA
1914,l’attesa dell’ora tragica La guerra: i vivi e i morti
1915,dal terremoto alla guerra
I Rovianesi “in guerra” contro i Brancaccio 1916-1917, la guerra continua
1918: requisizioni, razionamento, fame e armistizio La Conferenza di pace
II flagello dell’influenza “spagnola”
La scuola in tempo di guerra
1918, i “Bollettini di guerra” in Comune
Seconda parte
TUTTI SOLDATI, O QUASI
I Rovianesi alle armi.
II Regio Esercito e il fante
Milizia Territoriale: dalla classe 1874 alla classe 1881
Milizia Mobile: dalla classe 1882 alla classe 1888
Unità combattenti: dalla classe 1889 alla classe 1900
I venticinque rovianesi morti a causa della guerra
Trentasette combattenti e reduci
Terza parte
ASSISTENZA, ORFANI E PROFUGHI
Le donne rovianesi e la guerra
I Comitati di Assistenza Civile
L’assistenza agli orfani di guerra
Feste, croci e medaglie
Profughi di guerra veneti a Roviano
Oblazioni dei rovianesi per i profughi friulani
630 mila profughi e 100 mila soldati in fuga
Quarta parte
IL DOPOGUERRA E LA MEMORIA
Il monumento ai caduti in guerra
Le onoranze al Milite Ignoto
L’odonomastica e la Grande Guerra
L’Albo d’oro dei caduti in guerra
Ossari e monumenti
I Cavalieri di Vittorio Veneto
Quest’opera, costata al suo autore alcuni intensi anni di ricerca, si può considerare una vera e propria pietra miliare della storia di Roviano durante la grande guerra e contiene pagine veramente toccanti come la lettera del Sindaco che chiede al Prefetto di Roma il legname per fare le casse da morto che visti i tanti decessi verificatisi per l’influenza spagnola non si trovava né a Roviano né nei paesi vicini.
Chi è interessato al libro può farne richiesta al Comune e ritirarlo presso la Biblioteca Comunale.
(Luca Verzulli)