SEDICI MOMENTI NELLA STORIA DI SAN GREGORIO DA SASSOLA

M. Giagnori, Sedici momenti nella storia di San Gregorio da Sassola, Youcanprint, Lecce 2023, (21×15), pp. 204, € 16,90.

Uno degli effetti del venticinquesimo anniversario di “Aequa” è stato anche quello di dar vita a nuove pubblicazioni cosi che, come è stato rilevato nel corso della celebrazione dell’evento, la nostra rivista si è dimostrata per l’occasione pure un motore di cultura locale. È il caso di questo volume del nostro Mario Giagnori in cui sono stati sapientemente raccolti sedici articoli pubblicati nel corso degli ultimi anni da “Aequa”, tutti dedicati al paese natìo. Come esplicitamente scrive nella prefazione, si tratta di una felice coincidenza “per omaggiare il lavoro dell’Associazione sul territorio”.
Anche San Gregorio da Sassola, come la maggior parte dei borghi della zona oggetto delle indagini del nostro sodalizio, vanta una storia secolare, all’interno della quale benemeriti ricercatori, come Giagnori, riescono pazientemente a ricostruire tassello dietro tassello un mosaico di vicende sulle quali non si era ancora posato lo sguardo degli storici. Ne viene fuori un quadro generale di tante piccole e grandi storie – ma esse costituiscono in fin dei conti, come nota in epigrafe l’A. citando Cantù, le fonti della storia delle nazioni – le quali nell’insieme compongono un grande e vivace affresco di tanti avvenimenti accuratamente portati alla luce.
D’altro canto, la ricchezza della storia di San Gregorio, cui si è accennato, ha consentito al Nostro di attingere a piene mani spaziando nei secoli come per un favoloso vagabondaggio, con il merito di attirare ogni volta l’attenzione su singole realtà accuratamente documentate. I racconti prendono l’avvio proprio da un’epoca antichissima, in cui mito e storia si confondono: Aefula e Saxula presentano una serie di interrogativi per gli studiosi e allo stesso tempo sollecitano la curiosità e la fantasia del lettore, la cui attenzione viene catturata da un resoconto che sa quasi di leggenda. E non mancano nemmeno risvolti poetici, come la commossa citazione di Marziale.
La storia quotidiana, tuttavia, ben raramente si può paragonare ad una poesia. Così, trascorrendo di secolo in secolo e frugando tra le cronache medievali, vengono scoperte vicende non proprio edificanti. Come nel caso del “sabba infernale dei fraticelli di Poli” o del diabolico Paolo Giordano Orsini ovvero dello spietato cardinal Santacroce, al quale sono dedicati due saggi. Siamo già nel XVII secolo, il tempo delle grandi epidemie: anche a San Gregorio la peste del 1656 miete spietatamente le sue vittime, ma dalla sventura il borgo riuscirà, come l’araba fenice, a risorgere grazie all’opera del lungimirante feudatario che ne era proprietario, il cardinale Carlo Pio di Savoia. Nell’approfondire il tema della ricostruzione architettonica l’A. si pone l’interrogativo se il “nuovo” borgo corrispondesse ai criteri che erano indicati per quella che veniva definita la città ideale. In proposito ne scaturisce un esame tecnico che conduce alla conclusione per cui il paese effettivamente venne ri-creato grazie alla traduzione in forma “scientifico-matematica del pensiero estetico e filosofico del suo costruttore”. La discendenza di Carlo Pio di Savoia è, inoltre, oggetto di un’ulteriore e puntuale disamina in un altro saggio, che completa il quadro epocale.
A tempi più recenti appartengono i personaggi sui quali, infine, appunta la sua attenzione l’A. Maria Graham, vissuta fra il XVIII ed il XIX secolo, è ben nota ai lettori della nostra rivista. A lei Giagnori ha dedicato un libro recensito nel n. 88 di “Aequa” e presentato a settembre alla Biblioteca della Città metropolitana di Roma Capitale. Ricordiamo anche la narrazione dell’incredibile furto dei dipinti di Andrea Appiani dal castello Brancaccio di San Gregorio, ritrovati in seguito presso una Casa d’Aste di New York e riportati in patria.
Una menzione particolare merita il saggio dedicato ad Andrej Tarkovskij, il grande regista russo noto in tutto il mondo, che ebbe la ventura di soggiornare per un certo tempo a San Gregorio da Sassola. Ricordi struggenti si mescolano a brani fantastici e si alternano ad appunti di semplice vita quotidiana.
Per concludere, la piccola e vivace collana dei racconti di Giagnori tiene sempre desta l’attenzione del lettore, grazie anche allo stile semplice ed efficace con cui l’A. lo guida nei meandri delle epoche come in un itinerario incantato (NiCa).