ALESSANDRO SCAFETTA. Storia sublacense. 1943-1947. Nuove testimonianze
2006, Iter Edizioni Subiaco, pp. 128, ill. b. n. nel testo, s. i. p.
Questo secondo volume giunge dopo due anni dal primo e ne è l’utile complemento. Mentre il precedente lavoro si occupava in prevalenza del “delitto Valente”, l’attuale si fonda esclusivamente sulle testimonianze e sui documenti riguardanti il tristissimo periodo precedente la fine della guerra (Subiaco verrà liberato il 10 giugno del 1944) e i primi anni post-bellici. Ma quello che appare sorprendente, oggi, è che i materiali più significativi provengono dal clero sublacense, fino a poco tempo fa abbastanza restìo anche solamente a parlare delle vicende di quel periodo. Grazie al memoriale redatto da don Igino Roscetti, veniamo a conoscenza nei dettagli dell’attività antifascista promossa da “bande” composte quasi tutte da ufficiali, soldati, medici e sacerdoti di Subiaco. E la popolazione? Dai ricordi degli intervistati, emergono, ancora una volta in modo significativo, quelli che sono stati un atteggiamento e un comportamento comuni a tutti i paesi della valle dell’Aniene dopo l’8 settembre 1943: resistenza passiva ai nazi-fascisti e assistenza ai renitenti alla leva e ai soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia tedeschi. Il volume contiene anche curiosità, documenti di varia natura, vicende personali, foto d’epoca molto belle e contributi di una scolaresca di Subiaco. Ma resta ancora molto da indagare. (ar. ta.)