F. GORI. Viaggio pittorico-antiquario da Roma a Tivoli e Subiaco sino alla famosa grotta di Collepardo
ristampa dell’edizione del 1855 a cura di T. Bonamoneta, 2006, Media communications, Tip. Mattei Tivoli, pp. 312, ill. nel testo, s.i.p.
E’ stata senz’altro un’ottima iniziativa quella del collezionista di libri e di cartoline antiche, Tertulliano Bonamoneta, di ristampare il Viaggio… del Gori lungo la valle dell’Aniene e oltre. Un itinerario compiuto circa 150 anni fa e che restituisce agli amanti di questo genere, molto di moda nei secoli scorsi, squarci di paesaggi, appunti, descrizioni, annotazioni di monumenti e anche considerazioni dotte e argute sui numerosi paesi che man mano incontrava. L’Autore parte da Roma, esattamente da Porta S. Lorenzo e dopo tre miglia attraversa Ponte Mammolo e comincia a prendere atto di “quanto è delizioso l’aspetto della campagna!”. Naturalmente un bel numero di pagine è occupato dalle descrizioni dei monumenti e delle ville di Tivoli, ma non manca, al termine della Prima parte, di annotare amaramente: “Come sono tetre ed orribili su questa montagna l’estive giornate”. La Seconda parte si occupa del tratto da Vicovaro (“nel paese ho vedute molte abitazioni cadenti e deserte”) a Subiaco, raggiungibile da Roma in carrozza ogni domenica e mercoledi. La Terza parte si occupa principalmente di Subiaco (“Qualunque forastiere ch’entra da questo lato in Subiaco, s’immagina larghe ed eleganti contrade: ma ben tosto l’illusione sparisce e guarda tortuosi ed angusti vicoli oscurati dalle aggruppate casette”) e dei suoi monasteri. La ristampa è impreziosita da numerose cartoline e foto antichizzate d’epoca, che rendono più gradevole e leggibile il testo. Essa “non è solamente un generoso regalo per i cultori di storia locale o per gli appassionati di testi antichi – scrive nella prefazione l’abate Meacci – ma un ulteriore e importante tassello di quell’ampio movimento di riscoperta della propria storia che interessa gli uomini del nostro tempo”. (ar. ta.)